Il Report CyberArk Identity Security Threat Landscape EMEA 2024 si basa su un'indagine condotta su 1.050 responsabili della sicurezza. Il report di quest'anno esamina la sicurezza dell'identità nell'era della GenAI, delle identità macchina e degli ecosistemi digitali.
Sebbene la maggior parte delle aziende abbia adottato strumenti basati su AI nelle proprie iniziative di cybersecurity legate all'identità, il 94% prevede anche un suo impatto negativo, in quanto anche gli attori malintenzionati sfruttano la stessa tecnologia. Stiamo anche osservando come le identità macchina guidino la crescita complessiva delle identità - e le minacce alla sicurezza. Ironicamente, il 62% definisce come utente privilegiato come “solo umano”, lasciando le identità macchina con troppi privilegi, non proteggedole adeguatamente.
Non sorprende che le aziende si affidino sempre più a innumerevoli fornitori di terze e quarte parti: l'88% prevede una crescita delle applicazioni SaaS nel prossimo anno. Naturalmente, i malintenzionati scelgono i fornitori (e i fornitori dei fornitori) come via privilegiata per accedere ai tuoi dati sensibili. Le aziende devono riconsiderare come, dove e quando salvaguardare i propri dati.